venerdì 20 febbraio 2009
Convegno Letterature bicolori 19 febbraio 2009
Ieri al Liceo Einstein di Torino si è svolto il convegno-evento Letterature bicolori. Hanno parlato con le studentesse e gli studenti Kaha Mohamed Aden, Mihai Mircea Butcovan, Gabriella Kuruvilla, Candelaria Romero, Hamid Ziarati e le studentesse che hanno partecipato al Concorso Lingua Madre Rebecca Gaise e Martina Mercurio. Vi è piaciuto l'incontro? Chi avete preferito? Avete domande da rivolgere alle scrittrici e agli scrittori?
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5 commenti:
Grazie all'approfondimento delle tematiche razziali contemporanee ho avuto l'occasine di aprire gli occhi e, soprattutto, la mia mente, considerando i problemi di persone più sfortunate di me che non sono nate in un Paese prospero come il mio, ma uno povero o uno dilaniato dalle frequenti guerre.
Spero che in futuro verranno organizzati altri eventi come questo così che io e altri ragazzi possiamo arrivare a comprendere meglio le dinamiche del mondo in cui viviamo e che presto sarà affidato completamente alle nostre mani e alle nostre menti.
gli autori avrebbero dovuto leggere un pò di meno dai loro libri e dare più spazio alla presentazione di sè stessi,per esempio penso che Hamid Ziarati abbia saputo coniugare la lettura del suo libro alla personalità, presentando in parti eque il libro e sè stesso. Trovo che lasciar parlare un lobro piuttosto che la persona stessa che lo ha scritto sia errato, in quanto il libro può essere interpretato in modi assai diversi tra loro, mentre il punto di vista dell'autore non cambia mai e quindi può esserci d'aiuto nel focalizzare il messaggio principale.
Attraverso la scrittura in italiano le emozioni degli scrittori sono trasmesse esplicitamente ai ragazzi, che si immedesimano negli scrittori come se vivessero essi stessi le vicende e le esperienze raccontate in questi libri. Lo slogan del convegno "il mondo raccontato in italiano" rappresenta la scrittura come mezzo per viaggiare nel mondo e per vivere esperienze lontane dalla vita quotidiana.
Durante l'intervallo ho avuto modo di chiacchierare un po' con alcuni scrittori, quali Mihai Mircea Butcovan e gabriella kuruvilla. li ho trovati entrambi molto simpatici e alla mano.
finisco riportando una citazione di uno degli scrittori, se non sbaglio Butcovan: "Se non puoi dire ciò che pensi almeno evita di pensare cazzate"
I loro componimenti sono un modo di viaggiare senza muoversi, e possono assumere la funzione di biglietto, aereo e soggiorno in una terra per chi non ha la possibilità di prendere la valigia e ritornare da un viaggio con nuovi oggetti nel proprio bagaglio, con ricordi indelebili nella mente e un sicuro cambiamento nella propria visione del mondo.
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